escalation repressiva: note sparse su reprografia e diritti di proprietà intellettuale
Posted: Giugno 11th, 2007 | Author: getupkids | Filed under: materiali | Commenti disabilitati su escalation repressiva: note sparse su reprografia e diritti di proprietà intellettualeForse non c'avete fatto caso, ma negli ultimi anni vanno crescendo le azioni repressive e le sanzioni giudiziarie contro la reprografia illecita. "Che cos'è?", direte voi. A dispetto del nome, non si tratta di qualcosa di particolarmente vergognoso o riprovevole, ma della "duplicazione fotomeccanica atta a riprodurre testi e documenti", cioè per noi che siamo più prosaici, la fotocopia.
Questa pratica nobile, che è diventata praticamente una necessità, e che consente a centinaia di migliaia di studenti di far quadrare i conti altrimenti insostenibili di un'università a tutti gli effetti di classe, pare non godere di troppa fortuna: ad andare a guardare gli interventi delle forze dell'ordine (e della Guardia di Finanza in particolare), si nota come negli ultimi 5 anni ci sia stata una vera e propria escalation di controlli e interventi, con relative pene e sanzioni comminate un po' su tutta la penisola. Da Milano a Palermo, passando per Torino, Firenze, Roma, Perugia, Empoli Napoli etc etc, le copisterie che fotocopiano i testi di esame vengono chiuse, le macchine sequestrate, il personale denunciato e così via…
Queste sono le azioni repressive dirette: ad un certo punto (ma forse le cose non sono così casuali), la GdF arriva, sequestra e/o mette i sigilli ad un po' di roba, fa apparire lo spauracchio della galera (si rischiano fino a quattro anni di carcere!), ti combina un gradevole appuntamento con l'autorità giudiziaria (che nei casi più fortunati fa chiudere a suon di multe l'attività) e se ne va…
Tuttavia esistono anche altre forme repressive, più indirette, ed in un certo senso preventive: sono quelle all'opera ogni giorno sui giornali, in televisione, nelle aule di scuola e dell'università, dove il personaggio di turno, che sia una star, un simpatico scrittore, o un mediocre professore, ti ripete che i libri non vanno fotocopiati, che ne va del patrimonio culturale nazionale, o del posto di lavoro degli operai dell'industria editoriale…
Ma perchè succede tutto questo? In che contesto vanno inserite queste azioni? Che conseguenze hanno sulla vita di tutti noi? Noi abbiamo provato, in altre sedi, a dare un po' di risposte – almeno quelle che abbiamo trovato, e che ci sono sembrate buone… Qui vogliamo solo ripetere alcuni concetti fondamentali, che forse ci aiutano a capire cosa sta succedendo e come possiamo reagire:
1. Negli ultimi decenni va crescendo, a livello mondiale, l'enfasi su diritti di proprietà intellettuale (brevetti e copyright), ed assistiamo all'affermazione di legislazioni sui contenuti sempre più vincolanti, nel tempo e nelle modalità di utilizzo. Queste legislazioni sono la controparte sovrastrutturale di una "nuova" fase dell'economia: infatti, col diversificarsi della produzione nei paesi occidentali (dove cresce la produzione di beni culturali e di servizi "immateriali"), i diritti di proprietà intellettuale diventano gli strumenti con i quali sempre di più si potrà fare profitto. Nel momento in cui si può riprodurre praticamente tutto (libri, cd, dvd) a costi infimi, l'unico modo per poter trarre profitto diventa quello di erigere delle barriere artificiali: poter dire "quest'idea è mia", vuol dire poter far pagare agli altri i diritti di utilizzo, di copia, di trasmissione, anche se duplicare o trasmettere l'oggetto in questione non costa praticamente nulla…
2. Di conseguenza va crescendo l'attacco contro qualsiasi forma di pirateria (ma andrebbe detto: anche e soprattutto contro qualsiasi forma alternativa, sociale, di produzione e circolazione dei contenuti – come, ad esempio, il software libero). La pirateria infatti, infischiandosene dei divieti legali (ma illegittimi), si appropria dei contenuti in circolazione nella forma della copia, finendo così per intaccare pesantemente il lucro delle multinazionali e delle aziende che li producono. Fra l'altro, in che modo producano poi i contenuti queste aziende lo sappiamo bene: sfruttando il lavoro di altra gente, operai, ricercatori etc, o obbligando il pagamento delle royalties perfino ai malati di AIDS del terzo mondo, o costringendo i contadini ad usare le loro sementi OGM, o semplicemente imponendo prezzi tanto alti quanto ingiustificabili al consumo…
3. Quest'attacco alla pirateria, sempre sostenuto anche finanziariamente dalle lobby e dai grandi monopoli trasnazionali, ha bisogno, per essere efficace, della mobilitazione e della partecipazione attiva delle istituzioni (che, guarda un po', sono sempre dalla parte "loro"), della creazione di una serie di associazioni che devono penetrare la società civile e fare un po' di pressione dal basso, assumendo il ruolo di "opinione pubblica", nonché di una curiosa messe di paraventi ideologici (tutti quei buoni motivi che ci forniscono per non fotocopiare), non importa quanto in contraddizione purché siano efficaci… Così nascono le varie organizzazioni del padronato internazionale, le piattaforme interne a Confindustria, le direttive europee, le campagne di prevenzione nelle scuole…
4. A queste condizioni si uniscono insieme un po' di rami dell'industria (magari fino a due secondi prima in conflitto perché si facevano le scarpe a vicenda), si tirano sulla barca le forze migliori e più dinamiche dell'innovazione (vedi gli ex "simpatici ragazzi" di Google, o i vari inventori di Napster etc), si trasforma parzialmente il proprio business per venire incontro alle esigenze minime dei "consumatori", senza dimenticare di dare ogni tanto qualche botta repressiva in modo che nessuno si senta di rischiare…
Le conseguenze di questa situazione sono già da ora sotto gli occhi di tutti: i brevetti vengono imposti tramite il WTO, il WIPO e altre organizzazioni neoliberiste del genere a tutto il mondo, la validità del copyright giunge fino a 70 anni dalla morte dell'autore, le reti peer-to-peer (che consentono di scambiare gratuitamente i file da una parte all'altra del pianeta) vengono chiuse, vengono messe in campo campagne di propaganda gigantesche, sui cd e dvd ci piazzano sopra i DRM, cioè strumenti anti-copia che violano la tua privacy e distruggono il tuo pc… e, per tornare al punto di partenza, le copisterie, gli unici luoghi dove si possono fotocopiare i libri vengono intralciati nella loro attività – ovviamente sempre relativamente perchè non possono e non vogliono chiuderle subito (immaginate il casino?)…
Badate: non stiamo nemmeno parlando, qui, di problemi più seri che dipendono dai diritti di proprietà intellettuale: la distruzione dell'ambiente tramite gli OGM, i brevetti sulla vita, come quelli in uso su alcuni tipi di batteri negli Stati Uniti, gli enormi squilibri già da ora presenti fra il primo ed il terzo e quarto mondo, costretto a comprare dal primo non solo le merci e la minima assistenza, ma anche le idee e brevetti, non estinguendo mai il suo debito… Parliamo solo del fatto che ci rendono difficile la "reprografia", ma chi potrebbe dire che le cose sono slegate?
Ovviamente messa così la cosa è un po’ meccanica, e potrete sempre dirci "questo non è perfettamente esatto", oppure "che esagerazione!"… Ma queste poche righe servono per capirci, e per tentare di afferrare come anche le cose piccole e della vita di tutti i giorni siano collegate a un determinato sistema economico-sociale-politico. Per quanto riguarda le sfumature, troveremo altri luoghi…
Limitandoci alle fotocopie, già da ora vediamo come i prezzi si stiano alzando, e ciò all'industria editoriale va comunque bene: in fondo, se una fotocopia la pago 10 cent, un libro di 300 pagine mi viene 30 euro… c'è caso che a questo punto me lo compri originale, no?
Prima di lasciarvi all'entusiasmante percorso delle nostre forze dell'ordine, che negli ultimi anni pare non abbiano fatto altro che andare in giro per copisterie (e sì che in Italia, fra falsi in bilancio, frodi ed evasioni fiscali, avrebbero ben altro da fare!), vogliamo fare una precisazione. Se facciamo questo tipo di discorso sulle fotocopie, se abbiamo sostenuto provocatoriamente che "fotocopiare non è reato", non è perchè siamo dalla parte delle copisterie. A dire il vero, non abbiamo grande simpatia per chi spesso truffa gli studenti, sottopaga i dipendenti, ed in definitiva lucra sul lavoro altrui, rappresentando così solo un altro livello, formalmente illegale, del sistema capitalistico in cui viviamo.
Non siamo dalla loro parte, noi siamo dalla nostra, il che vuol dire: dalla parte degli studenti, dei lavoratori, dei precari, dalla parte di chi vuole accedere alla cultura e adesso non può per i suoi alti costi, dalla parte di chi pensa che questa sia un fattore di emancipazione e di aiuto per la costruzione di una società più giusta, più uguale e più libera, dalla parte di chi vuole che tutte le possibilità che le nuove tecnologie esprimono siano realizzate, e che il profitto non decida più del nostro rapporto con gli altri esseri umani…
Va be’, scusate se è poco, ma a noi pare che si possa ben sperare: qualcuno diceva che quando i rapporti di produzione incatenano le forze produttive, che quando sempre più grande diventa la sproporzione fra la ricchezza dei beni disponibili e la maggioranza della popolazione che non le può avere, sono poste le basi per una trasformazione rivoluzionaria… La stiamo forse sparando troppo grossa?
Operazioni della GdF dal 2007 al 2003
28 maggio 2007. Operazione antireprografia a Milano. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, 1° Nucleo Operativo, unitamente a personale della Sede Regionale della S.I.A.E. di Milano, hanno effettuato una vasta operazione in materia di Reprografia.
Dopo mesi di indagini ed appostamenti è scattata l'Operazione "Sumeri": sono stati controllati 26 esercizi commerciali, denunciate per fattispecie di reato in materia di reprografia 8 persone, segnalate all'Autorità Giudiziaria per le opportune valutazioni altre 39 persone.
Sono stati sottoposti a sequestro n.1.017 testi universitari fotocopiati, 216 dispense universitarie, numerosi PC, Hard Disk, stampanti e macchine fotocopiatrici. Sono stati rinvenuti inoltre n. 2726 testi su File digitali ma le perizie sono ancora in corso.
Le Sanzioni Amministrative comminate ammontano provvisoriamente a circa 4 milioni di euro.
27 marzo 2007. Fotocopie illegali: sequestri a Torino e a Chieti. Sei persone denunciate per violazione del diritto d’autore e 1.200 testi universitari fotocopiati sequestrati dai carabinieri della stazione San Salvario di Torino in due copisterie della città. Il primo controllo ha riguardato una copisteria nella zona di Palazzo Nuovo, ove le verifiche all’interno del negozio hanno permesso ai carabinieri di trovare e sequestrare altri 800 testi fotocopiati e denunciare tre persone. Sempre tre i denunciati nella seconda copisteria controllata, nel quartiere Crocetta, nei pressi del Politecnico. 400 le riproduzioni sequestrate nel negozio. A Chieti uno studente, entrato in una fotocopisteria della zona universitaria, dopo aver notato troppi testi fotocopiati, ha chiamato la Guardia di Finanza, la quale, in un blitz effettuato ieri, ha trovato e sequestrato centinaia di testi fotocopiati. Il titolare del negozio è stato denunciato e multato.
6 marzo 2007. Matera: denunciate 4 persone alla magistratura. Blitz dei militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza ieri mattina in alcune copisterie di Matera. Al termine dei controlli gli uomini delle fiamme gialle hanno denunciato a piede libero alla locale autorità giudiziaria il titolare di un esercizio e nel locale hanno sequestrato nr. 20 testi illegalmente riprodotti (fotocopiati) in violazione alla normativa sul diritto d’autore. Per quanto riguarda i testi, si tratta esclusivamente di materiale universitario libri e/o dispense che gli studenti acquistano su tale sorta di mercato parallelo, al fine di risparmiare anche oltre il 50% del costo ufficiale. L’operazione è stata mirata proprio a contrastare il diffuso fenomeno della riproduzione illegale di opere librarie, che mina sempre più il mercato dell’editoria. Un danno economico causato non solo alle case editrici, ma a tutto l’indotto connesso al “prodotto libro” (tipografi, impaginatori, illustratori, librai, distributori, ecc.). Al pari di altre fenomenologie illegali più conosciute (come ad esempio la contraffazione dei marchi di fabbrica e della pirateria audiovisiva), la reprografia illecita ha la forza di incidere negativamente sull’economia e di riflesso, sui singoli consumatori, mettendo in pericolo l’esistenza delle aziende sane, che operano nel rispetto degli obblighi di legge e delle regole del mercato. Nei confronti del responsabile che dovrà rispondere della violazione della legge sul diritto d’autore (l. 633/41), che prevede – nei casi più gravi – la reclusione fino a 4 anni e la multa fino a 15.493,00 euro, sono in corso ulteriori approfondimenti di natura tributaria, volti ad accertare la reale entità dei guadagni conseguiti con l’illecità attività di riproduzione libraria.
5 dicembre 2006. Firenze, operazioni antipirateria libraria. La Guardia di Finanza di Firenze ha sequestrato oltre mille opere librarie illecitamente riprodotte, secondo quanto riportato da una notizia dell’agenzia stampa AGI. Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze, in collaborazione con i funzionari dell’Ufficio Antipirateria della Direzione Regionale S.I.A.E., hanno effettuato una serie di interventi nei confronti di alcune copisterie di Empoli e di Firenze. In particolare, le Fiamme Gialle hanno scoperto che alcuni degli esercenti sottoposti a controllo, nonostante avessero affisso all’ingresso dei propri locali avvisi del tipo “In questo esercizio non si effettuano fotocopie nè da libri nè da periodici”, in realtà erano dediti all’illecita riproduzione, mediante fotocopiatura, e alla commercializzazione di opere letterarie protette dal diritto d’autore. All’interno di tre copisterie sono state rinvenute e sottoposte a sequestro oltre 1.100 opere letterarie illecitamente riprodotte e pronte per la consegna ai clienti, nonchè computer e supporti informatici utilizzati per tale illecita attività. I titolari delle copisterie sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Firenze per violazione alla legge sul diritto d’autore; nei loro confronti si rendono inoltre applicabili specifiche sanzioni pecuniarie per un importo complessivo pari a 120.000,00 euro.
29 Novembre 2006. Fotocopie: blitz a Napoli. Le copisterie nei pressi delle facoltà di Giurisprudenza e Medicinadella Federico II sono state “vittime” di un blitz da parte delleFiamme Gialle del comando provinciale della Guardia di Finanza diNapoli. 222 libri già fotocopiati e pronti per la vendita. 13 macchinari per la fotocopiatura, 3 macchinari per la rilegatura sono stati sequestrati dai finanzieri,che hanno concluso brillantemente una vasta operazione di poliziaeconomico-finanziaria svolta nei quartieri adiacenti alle Universitànapoletane. Durante le ispezioni sono stati numerosi i commessi e i titolari sorpresi a fotocopiare costose edizioni di libri universitari. Oltre ai sequestri sono state segnalate alla magistratura di Napoli 19 persone, con l’accusa di violazione del diritto d’ autore.
7 novembre 2006. Perugia: sequestrati 2.229 testi illecitamente fotocopiati.In due copisterie del centro storico di Perugia la Guardia di Finanza in collaborazione con la Filiale S.i.A.E. di Perugia, ha condotto un?operazione contro la riproduzione abusiva di testi letterari che ha condotto al sequestro di 2.229 opere librarie illecitamente riprodotte. La duplicazione abusiva avveniva tramite un articolato sistema di collegamenti telematici tra i personal computer e le fotocopiatrici. Uno degli hard disk sequestrati avrebbe permesso la riproduzione abusiva di oltre 8.000 opere, soprattutto testi universitari.
3 novembre 2006. Controlli antireprografia in Sicilia. Nell’ambito dell’attività di controllo sul territorio pianificata dalla Sede Regionale S.I.A.E.di Palermo con la collaborazione delle Fiamme Gialle, personale della Sede e della Filiale S.I.A.E. di Messina unitamente ai locali Nuclei P.T. della Guardia di Finanza hanno effettuato nel corso del mese di ottobre degli accessi presso alcune copisterie ubicate nelle adiacenze dei plessi universitari delle due città siciliane. A Palermo nella giornata del 12 ottobre sono stati effettuati 4 accessi ed in ordine ad uno degli esercizi controllati sono state rinvenute, custodite nel bagagliaio dell’autovettura di proprietà del titolare, 38 copie di testi universitari illecitamente riprodotte. Il controllo del 26 ottobre presso una copisteria della città dello stretto ha portato al sequestro di ben 156 libri abusivamente riprodotti.
25 maggio 2006. Operazioni contro la reprografia illecita a Milano, Roma e Perugia. Il 16 maggio la Guardia di Finanza di Milano, Comando Provinciale 1° Nucleo Operativo agli ordini del Colonnello Congi, unitamente a personale della Sede Regionale della Siae di Milano, dopo accurata indagine, ha effettuato un accesso presso un importante Centro Copie in prossimità del Politecnico di Milano. Sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 170 testi universitari illecitamente riprodotti. E’ stata anche sottoposta a sequestro una macchina fotocopiatrice adoperata, al momento dell’intervento, per fotocopiare i testi. Oltre 1.100 testi universitari “clonati” sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza in una copisteria di Roma. I testi venivano acquistati dagli studenti con un risparmio dal 60 al 70 per cento sul prezzo di copertina. “Black & Withe”: è questo il nome in codice dell’operazione messa segno dai Finanzieri del Drappello di Polizia Giudiziaria del Comando Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Perugia, unitamente ai Funzionari della SIAE. Le Fiamme gialle hanno operato in due note copisterie del Centro Storico di Perugia sequestri per 643 opere illecitamente riprodotte. Il tutto in violazione dell’art. 68 della legge 633/1941. Il volume d’affari realizzato è quantificabile in decine di migliaia di Euro mensili. Una segnalazione alla Procura della Repubblica di Perugia è scattata per tre persone che rischiano la reclusione da sei mesi a quattro anni ed una multa milionaria, con ulteriori sanzioni amministrative.
19 dicembre 2005. Bari, sequestrati centinaia di testi fotocopiati. Il Nucleo provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in collaborazione con funzionari della Siae, hanno sequestrato centinaia di libri universitari di carattere scientifico e letterario, fotocopiati illecitamente. Tre responsabili, gestori delle attività, sorpresi in flagrante, sono stati denunciati a piede libero. I controlli sono stati effettuati in alcune copisterie dei quartieri di san Pasquale e Picone.
15 dicembre 2005. Relazione della Guardia di Finanza: la lotta alla contraffazione nel 2005. La Guardia di Finanza ha sequestrato, nei primi mesi del 2005, 68 milioni di pezzi contraffatti tra cui 14 milioni di libri e opuscoli e 5 milioni di dvd. I dati sono stati diffusi in occasione della tradizionale presentazione alla stampa dell’attività delle Fiamme Gialle.
30 settembre 2005. Università di Tor Vergata a Roma: sequestrati centinaia di testi fotocopiati.
Trecento libri sequestrati, cinque perquisizioni, tre denunce e numerose violazioni tributarie. E’ questo il bilancio dell’operazione antipirateria condotta ieri nella zona universitaria di Tor Vergata a Roma dalla Guardia di Finanza. Secondo la legge sul diritto d’autore la riproduzione dei libri non può superare il 15% di un testo. Le pene per chi infrange questa norma vanno dai sei mesi ai tre anni di carcere con multe da 2500 a 15mila euro.
21 marzo 2005. Operazione contro la pirateria libraria. Una brillante operazione antipirateria nel settore della riproduzione abusiva delle opere librarie, condotta a Messina dal Nucleo Provinciale della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, in collaborazione con la Sede regionale SIAE di Palermo e con la Filiale SIAE di Messina, si è conclusa con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di due soggetti titolari di altrettanti esercizi della città. A seguito di una attenta attività investigativa effettuata presso alcune tipografie operanti nei pressi dell’Università, lo scorso 16 marzo militari delle fiamme gialle coadiuvati da un gruppo di ispettori SIAE hanno fatto irruzione in alcuni esercizi ove sono stati rinvenuti oltre 940 testi universitari illecitamente riprodotti; presso una copisteria sono stati posti sotto sequestro circa 700 volumi integralmente fotocopiati e 200 libri di testo contenuti in altrettanti CD elaborati ed utilizzabili a mezzo di sofisticate apparecchiature informatiche presenti nell’esercizio.
17 marzo 2005. Guardia di Finanza contro l’illecita reprografia.
La Guardia di Finanza ha effettuato una maxi operazione a Roma, passando al setaccio 60 tra librerie e copisterie. 150 uomini sono stati impiegati nel blitz, che ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di 15 responsabili di copisterie e al sequestro di oltre 150 testi riprodotti illecitamente. L’operazione è nata in seguito a varie segnalazioni pervenute al 117 e alle indagini effettuate dai militari nella zona universitaria di Roma. L’indagine si è poi orientata verso i centri di riproduzione più frequentati dagli studenti, dove, secondo quanto rende noto la Guardia di Finanza, sistematicamente vengono copiati libri di ogni genere in quantità superiore al limite massimo previsto dalla legge, che è del 15% dell’intera opera. Secondo dati riportati dall’Ufficio studi dell?AIE si stima che le fotocopie abusive abbiano generato un danno per l’intera filiera editoriale, nel 2004, attorno ai 340 milioni di Euro con un incremento rispetto alla precedente annualità all’incirca nell’ordine dell’8%.
19 ottobre 2004. Campagna dell’AIE. Parte il 19 ottobre la nuova campagna contro le fotocopie illegali, un’iniziativa sviluppata da Aie (Associazione Italiana Editori) a difesa del libro e sulla base del messaggio “è facile calpestare i diritti quando non sono i tuoi”. Le stime di Aie indicano che ammonta a circa 2,6 miliardi annui il numero di fototocopie abusive, che avrebbero sottratto all?intera filiera editoriale un valore attorno ai 295 milioni di euro nel 2003, in aumento del 18% rispetto al 1996. La campagna prevede affissioni nelle principali città, sedi universitarie e librerie, oltre che su internet.
30 settembre 2004. Corte d’appello condanna pirateria libraria. Vasta operazione condotta a Palermo dalle Forze dell’ordine che ha portato alla scoperta e allo smantellamento di una vera e propria attività editoriale illecita in una copisteria del capoluogo siciliano. Ben 540 opere letterarie e scientifiche protette dal diritto d’autore erano state interamente riprodotte e pronte per la vendita. La Corte di Appello di Palermo – in applicazione dell’art. 171 ter della legge sul diritto d’autore – ha emesso la prima sentenza di condanna in materia di reprografia, nei riguardi del gestore della copisteria: 4 mesi di reclusione, una multa di 1800 euro, con interdizione dall’esercizio dell’attività commerciale per 9 mesi, la pubblicazione della sentenza e il risarcimento del danno alla Società Italiana Autori Editori. Secondo le ultime stime dell’AIE (Associazione Italiana Editori) è calcolato in 315 milioni di euro il mancato fatturato di tutta la filiera editoriale, dagli autori alla casa editrice, dalle librerie ai distributori.
04 novembre 2003. Operazione Gutenberg contro la riproduzione illegale.
Il fenomeno della riproduzione illegale di opere librarie (reprografia illecita) continua a minacciare il mercato dell’editoria. Un enorme danno economico viene causato non solo alle case editrici, ma a tutto l’indotto connesso al prodotto libro (tipografi, impaginatori, illustratori, librai, distributori, ecc.). Ed è proprio per contrastare questa particolare ed insidiosa forma di riproduzione illegale delle opere dell’ingegno che la Guardia di Finanza in collaborazione con A.I.D.R.O. (Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell’ingegno), ha predisposto un piano a massa, condotto sull’intero territorio nazionale e denominato in codice Operazione Gutenberg, che ha portato al sequestro di 7.890 opere librarie illegalmente riprodotte ed alla denuncia di 177 responsabili, oltre al sequestro dei materiali utilizzati per l’illecita attività di riproduzione (computer, supporti audiovisivi, fotocopiatori ecc.). L’attività operativa, coordinata a livello nazionale dal Nucleo Speciale Radiodiffusione ed Editoria,è stata preceduta da una complessa ed articolata attività info-investigativa, supportata anche sotto il profilo legale da A.I.D.R.O., diretta alla raccolta di informazioni circa possibili violazioni del diritto d’autore nell’ambito della commercializzazione ed utilizzazione di opere letterarie, senza la necessaria autorizzazione degli aventi diritto. Le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria dovranno ora rispondere di violazione delle legge sul diritto d’autore (L. 633/41), che prevede – nei casi più gravi – la reclusione fino a 4 anni e la multa fino 15.493,00 Euro.