Lili Allen si schiera contro il P2P ed è costretta a chiudere il blog per proteste!
Posted: Settembre 30th, 2009 | Author: getupkids | Filed under: news | Commenti disabilitati su Lili Allen si schiera contro il P2P ed è costretta a chiudere il blog per proteste!La giovane inglese che fa parlare di sè più per il gossip che per la sua musica (e forse è anche meglio così…) stavolta l’ha sparata davvero grossa scagliandosi contro il Peer 2 peer e il libero scambio di musica… travolta da un fiume di critiche si autocensura il blog e se ne torna a casa con la coda tra le gambe (“Sono orgogliosa di essere stata coinvolta in questo dibattito, ma ora passo il testimone ad altri artisti”).
L’ennesima mossa di marketing per stare al centro dell’attenzione e vendere qualche disco in più? Può essere ma c’è da considerare anche un altro elemento: in queste settimane è al vaglio del parlamento inglese una legge contro la c.d. pirateria ispirata all’ormai famigerata Dottrina Sarkozy.
Una crociata, quella contro il diritto degli utenti a condividere la propria musica preferita, che le major d’oltremanica combattono già da diversi e che sembra “finalmente” arrivare ad un risultato concreto. Ah dimenticavamo, la più potente e determinata delle suddette major è la EMI che, tra gli altri, produce anche la signorina Allen…
Download, Lily Allen si tira indietro
Scritto da: Federico Cella alle 15:41
“Gli insulti stavano diventando eccessivi, ho chiuso il blog”. Così Lily Allen ha detto basta alla sua campagna personale contro il download illegale della musica. E lo fa ovviamente dal suo account di Twitter, perché la cantante inglese 24enne di fatto è nata proprio su Internet, facendosi conoscere al pubblico grazie alla sua pagina di MySpace. Ma il popolo della Rete l’ha tradita – non a caso – nella sua crociata contro i pirati della musica.
“Penso che la pirateria stia avendo un effetto pericoloso sulla musica inglese”, aveva detto la Allen in reazione alle posizioni invece “libertarie” espresse dai suoi colleghi della Featured Artists Coalition – pezzi grossi della musica, dai Blur ai Pink Floyd ad Annie Lennox -, che fondamentalmente si ribellavano al taglio di Internet per chi scaricava musica dal Web. E così Lily aveva aperto un blog proprio all’inizio di questa settimana dal significativo titolo “It’s not al alright”. “Artisti di successo come Nick Mason dei Pink Floyd ed Ed O’Brien dei Radiohead la pensano diversamente. Loro hanno le più grandi collezioni di Ferrari ma per gli artisti emergenti il file sharing è un disastro”, era il significativo pensiero della star.
E la sua iniziativa aveva anche raccolto subito un buon successo tra diversi giovani colleghi, da Mika a James Blunt, ai Muse. Poi però è arrivata, quasi subito a dire il vero, una controcampagna su Internet. Messaggi anche pesanti di suoi fan e diversi blog che l’accusavano di essere un “pupazzo nelle mani del Governo” – governo inglese che, come altri, sta studiando il distacco dalla Rete per i pirati impenitenti -, e soprattutto di pensare al suo arricchimento personale più che a una vera campagna etica. E così il passo indietro deciso ieri: “Sono orgogliosa di essere stata coinvolta in questo dibattito, ma ora passo il testimone ad altri artisti”. Insomma, la patata del futuro (digitale) della musica si è rivelata troppo bollente anche per la “ragazza terribile” del pop.
Aggiornamento – Come segnala Billboard.biz, in vista della consultazione del Governo inglese sulla proposta di tagliare Internet ai colpevoli di file sharing, diversi artisti – da George Michael ai Radiohead e Annie Lennox stessi, che hanno peraltro riconosciuto la bontà della battaglia portata avanti dalla Allen – hanno firmato un accordo che supporta invece l’opzione della cosiddetta “Three-Strikes law”. In base alla proposta, chi viene sorpreso a scaricare file illegali riceverà una lettera d’avviso, quindi una seconda e, infine, sarà sanzionato con una riduzione della banda di accesso alla Rete a un livello che renderà impossibile la condivisione dei file con il P2P.